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Ecco la circolare  dell’ABI, tanto attesa dalle imprese per poter accedere ai finanziamenti messi a disposizione dal decreto di liquidità . Infatti possono benifickarw alle garanzie SACE tutte le imprese senza distinzione per dimensione, a patto che le PMI devono aver esaurito il plafone massimo per ottenere coperture da parte del Fondo di garanzia. Uno dei requisiti fondamentali per aver accesso alla garanzia, è che l’azienda beneficiaria alla data del 29 febbraio c.a non deve avere nessun debito deteriorato nei confronti di banche o società appartenenti al settore finanziario . Inoltre la stessa azienda si assume l’impegno per se è per ogni altra impresa del gruppo di appartenenza, di non approvare la distribuzione di dividendi o il riacquisto delle azioni per l’intero anno in corso, ed infine gestire i livelli occupazionali attraverso sindacati. Questo è un passaggio fondamentale della circolare che oggi l’ABI ha provveduto a consegnare alle banche con le relative linee guida del decreto, dopo aver ricevuto il sospirato via libero dall’UE.

È d’obbligo precisare che la garanzia è gratuita, e non vi è alcuna valutazione da parte del fondo, pertanto la banca potrà erogare il finanziamento con la sola verifica formale.  L’Abi precisa che il finanziamento deve essere destinato a sostenere costi del personale, investimenti o capitale circolante impiegati in stabilimenti produttivi ed attività localizzate in Italia.

Prestiti fino a 25.000 euro garantiti dallo Stato e senza valutazione di merito

Nell’ ambito delle misure straordinarie previste per le imprese a seguito dell’emergenza Coronavirus (Covid-19),

con il decreto Liquidità sono state varate le modalità e i tempi per favorire la ripresa economico finanziaria del

Paese attivando un pacchetto di interventi a sostegno di tutte le imprese e i professionisti italiani, che si trovano

a fronteggiare quotidianamente l’emergenza sanitaria e economica, prevedendo modalità differente di accesso

alla credito finanziato  in base alla dimensione dell’azienda che ne fa richiesta.

Al fine di sostenere le aziende, e metterle in condizioni di far fronte allo shock della filiera produttiva nazionale

e internazionale, documentazione standard.

Utilizzando il Fondo di garanzia per le PMI, e mediante procedure standardizzate, l’Unione europea e lo Stato

italiano affiancano le imprese che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario. La garanzia pubblica, in pratica,

sostituisce le costose garanzie normalmente necessarie a ottenere un finanziamento, senza alcuna fase di istruttoria,

riducendo i tempi di erogazione.

Con queste disposizioni avente carattere straordinario, le imprese che chiederanno importi fino a 25 mila euro, e non

dovranno rispondere ai requisiti che fino ad ora erano richiesti durante la fase istruttoria per avere accesso al credito,

grazie alla garanzia  resa dello Stato varata con il decreto Liquidità.

Infatti le procedure per accedere al Fondo centrale di garanzia messo a disposizione per le piccole e medie imprese

vengono così standardizzate e semplificate  per accedere al fine di ridurre al massimo i tempi di attesa per l’erogazione

della liquidità utile alle imprese italiane per ripartire a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, che ha paralizzato

il mercato nazionale e internazionale.

Le suddette misure straordinarie si applicheranno fino al 31 dicembre 2020.

 

Decreto Liquidità imprese, cosa prevede il testo Garanzia Stato
Ieri alle 20:30, c’è stata la conferenza stampa del Premier Conte che annunciato agli italiani l’importante approvazione da parte del CdM del nuovo decreto Liquidità con il quale il Governo garantirà “tutta” la liquidità necessaria al tessuto produttivo italiano, con il 100% di garanzia dello Stato.

Le garanzie sui prestiti alle imprese grandi e medie sono affidate alla Sace

Con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco”, ha assicurato il premier Giuseppe Conte “quando tutto sarà finito ci sarà una nuova primavera e che presto raccoglieremo i frutti di questi sacrifici.

La dotazione del fondo di garanzia  a 7 miliardi, con la capacità di generare liquidità fino a 100 mld.

Garanzia al 100%, senza valutazione del credito, per i prestiti fino a 25mila euro. Per PMI (fino a 499 dipendenti) e i professionisti sono previsti prestiti fino a 25 mila euro senza valutazione del merito di credito.

Prestiti fino a 800mila euro la garanzia è al 100% ma con una valutazione della solvibilità sia sull’andamento dell’impresa sia economico finanziaria. Fino a 800.000 euro, garantiti al 90% dallo Stato e al 10% dai confidi, non ci sarà alcuna valutazione sull’andamento dell’azienda.

Garanzia fino al 90% per i prestiti fino a 5 mln di euro, potendo arrivare al 100% con la controgaranzia dei Confidi e con una valutazione che tiene conto solo della situazione pre-crisi Covid-19″ ha spiegato Patuanelli.Per importi fino a 5 milioni di euro la garanzia sarà pari al 90%, senza valutazione dell’andamento dell’aziendale.

Tante novità anche per i titolari di partita Iva.     PMI e professioniti: subito finanziamenti con garanzia al 100% per massimo 25.000 euro. Tale opportunità è riservata  alle sole Pmi con ricavi fino a 3,2 milioni di euro e per prestiti fino al minor importo tra il 25% del fatturato e 800mila euro. Non servirà l’istruttoria del Fondo sul merito di credito ma il 100% si otterrà solo in forma mista (90% Stato e 10% Confidi privati). Garanzia totale anche per prestiti concessi a Pmi con fatturato fino a 800mila euro e fino al 15% del fatturato. In questo caso serve la valutazione del Fondo. I tassi di interesse dovrebbero essere tra 0,2 e 0,5%. In tutte le altre situazioni, fino a un importo massimo garantibile di 5 milioni di euro, la garanzia sarà concedibile solo entro il 90%.

Rafforzamento del Fondo di Garanzia per PMI;

Rafforzamento e ampliamento del golden power al fine di proteggere le aziende strategiche dal rischio di scalate “ostili” durante la crisi causata dal Coronavirus.

Sospensione  fino al 30 maggio dei versamenti fiscali e contributivi da parte delle imprese, autonomi e professionisti con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso che hanno subito una diminuzione dei ricavi o dei compensi di almeno il 33% nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta e nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta. I versamenti sospesi, senza applicazione di sanzioni ed interessi, andranno effettuati in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal medesimo mese di giugno

Sospensione pagamenti anche per partite Iva e autonomi con ricavi o compensi fino a 50 milioni e che hanno registrato un calo del fatturato del 33%, nonché i contribuenti con ricavi o compensi superiori a 50 milioni che hanno registrato una perdita di fatturato del 50% nei mesi di marzo e di aprile. I versamenti bloccati dovranno essere effettuati entro il 30 giugno 2020 in unica soluzione o in cinque rate di pari importo

Sospensione  adempimenti fiscali rientrano anche quelli di agenzia Entrate-Riscossione a partire dai pignoramenti presso terzi, ossia quelli che nel 90% della riscossione coattiva si trasformano in un pignoramento conti correnti o del quinto dello stipendio.