Sbloccare – almeno in parte – il caos che si è creato con le banche e gli intermediari che non accettano più di acquistare crediti legati al Superbonus 110% e le imprese che hanno i cassetti fiscali pieni.
Una situazione che si traduce concretamente nel blocco dei cantieri già avviati, perché mancano i soldi per portare avanti gli interventi, e nelle difficoltà a iniziare i lavori già stabiliti dai condomini per i continui rialzi dei costi.
È questo l’obiettivo che sta spingendo Regioni e Province a entrare nel mercato degli acquisti dei crediti edilizi, contribuendo con la propria capienza fiscale a fluidificare gli ingranaggi di un meccanismo che ormai da mesi è inceppato.
Ha iniziato la provincia di Treviso con un’operazione piccola (14,5 milioni ) ma molto significativa, perché è arrivata per prima.
L’ente ha comprato crediti di imposta da due banche locali, con l’obiettivo di utilizzarli in compensazione diretta dei propri oneri fiscali.
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